Da oltre 10 anni aiuto le persone a costruire e rinforzare lo stato di benessere, potenziandone la sicurezza e aumentando il livello di soddisfazione della vita.
Spesso i miei clienti mi chiedono: secondo te posso cambiare?
Quello che rispondo loro è che se non credessi nel cambiamento smetterei oggi stesso di fare questo mestiere. Se ci pensi, in realtà, tutto cambia in continuazione e non esiste uno stato in natura che duri più di un secondo: dalle nostre emozioni alle cellule del nostro corpo, dalle piante alla superficie del mare. Tutto cambia continuamente, per fortuna, altrimenti saremmo morti.
Ovviamente i cambiamenti nelle persone hanno tempi differenti da caso a caso e dipendono da più fattori come la gravità della problematica, la motivazione della persona al cambiamento e il tipo di relazione che nasce con lo psicologo.
COME LAVORO
"Il mio approccio con il paziente è incentrato sull’ascolto delle parole, ma soprattutto delle emozioni sottostanti che emergono nel corso dell’incontro terapeutico..."
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Hanoch Piven - Ritratto di Freud
Cosa faccio
Aiuto l’individuo ad esprimere le proprie emozioni, a gestire meglio i propri pensieri alla luce dell’esperienza passata e delle relazioni interpersonali attuali, individuando soluzioni nuove che aumentano le sensazioni di benessere e le capacità di gestire ed affrontare il cambiamento.
Come lo faccio
Alzi la mano chi di voi non associa alla parola “psicoterapia” l’immagine di un terapeuta seduto a fianco di un paziente disteso su di un lettino.
Quando si parla di psicoterapia, infatti, tutti pensano al celebre lettino, simbolo della psicoanalisi freudiana, ma la psicoterapia non è solo freudiana!
Articoli Recenti
Giù dal lettino!
Il mio metodo di lavoro, sebbene abbia una derivazione psicoanalitica, non prevede l’utilizzo del lettino, ma piuttosto il vis à vis, ossia una disposizione in cui terapeuta e paziente siedono comodamente ognuno su una poltrona, l’uno di fronte all’altro, guardandosi reciprocamente. Ciò consente di instaurare una comunicazione autentica e solidale che integra il linguaggio verbale e non-verbale.
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Perché la terapia è vis à vis?
Perché il modo in cui noi guardiamo l’altro comunica i nostri sentimenti, le emozioni e gli stati dell’umore. Nel modo in cui noi guardiamo chi o cosa ci circonda è attiva tutta la nostra personalità e dunque anche le nostre fragilità che spesso cerchiamo di celare agli altri.
Guardandosi negli occhi è più semplice cogliere tutto questo ed attivare uno scambio emotivo che può diventare trasformativo.
Psicologa e Psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Individuale e di Gruppo